I cinque Sola della riforma protestante

Sola Scriptura (la sola Scrittura)

Quando i Riformatori usarono le parole sola Scriptura, essi stavano esprimendo il loro riguardo per l’autorità della Bibbia, e ciò che intendevano è che solo la Bibbia è la nostra autorità ultima. Non il papa, non la chiesa, non le tradizioni della chiesa o i concili della chiesa, e ancor meno le impressioni personali o i sentimenti soggettivi, ma solo la Scrittura. Altre fonti d’autorità possono avere un ruolo importante. Alcune sono anche stabilite da Dio, come l’autorità dei presbiteri in chiesa, l’autorità dello stato, o l’autorità dei genitori sui figli. Ma solo la Scrittura è veramente finale. Quindi, se una qualunque di queste altre autorità si allontana dall’insegnamento biblico, deve essere giudicata dalla Bibbia e rigettata.

Sal 119:18; Sal 138:2; Rom 15:4; 1 Cor 4:6; Gal 1:8; 2 Tim 3:14-17

Solus Christus (solo Cristo)

La chiesa del Medioevo parlava di Cristo. Una chiesa che non lo facesse difficilmente potrebbe affermare di essere cristiana. Ma la chiesa medievale aggiunse molti meriti umani all’opera di Cristo, tanto che non era più possibile dire che la salvezza è interamente per mezzo di Cristo e della sua espiazione. Questa era la più fondamentale delle eresie, come i Riformatori correttamente intuirono. Era l’opera di Dio più la nostra rettitudine personale. Il motto della Riforma solus Christus fu formulato per ripudiare quell’errore. Esso afferma che la salvezza è stata operata una volta per tutte per la sola opera di mediazione del Gesù Cristo storico. La sua vita senza peccato e l’espiazione sostitutiva sono sufficienti per la nostra giustificazione, e un qualunque altro “vangelo” che non lo riconosca o lo neghi è un falso vangelo che non può salvare nessuno.

Gv 1:1; Gv 1:14; Gv 14:6; 1 Tim 2:5-6; Col 1:13-18

Sola Gratia (la Sola Grazia)

Le parole sola gratia significano che gli esseri umani non possono avanzare alcun credito su Dio. Ossia, Dio non ci deve nulla eccetto la punizione per i nostri molti e ben volontari peccati. Quindi, se Egli salva dei peccatori, è solo perché si compiace di farlo. In realtà, senza la sua grazia e l’opera di rigenerazione dello Spirito Santo che da essa proviene, nessuno si salverebbe, perché nella nostra condizione perduta, gli esseri umani non sono capaci di guadagnarsi, cercare o anche di cooperare con la grazia di Dio. Insistendo sulla “sola grazia” i Riformatori stavano negando che i meriti umani, le tecniche o le strategie possano mai condurre alcuno alla fede. È la sola grazia espressa nell’opera soprannaturale dello Spirito Santo che ci conduce a Cristo, liberandoci dall’asservimento al peccato e resuscitandoci dalla morte alla vita spirituale.

Gv 1:12,13; Gv 6:32-37; Ef 1:3-8; Ef 2:8,9

Sola Fide (la sola fede)

I Riformatori non si stancarono mai di dire che “la giustificazione è per sola grazia per mezzo della sola fede per opera di Cristo soltanto”. In termini teologici, la dottrina fu espressa come “giustificazione per sola fede”, l’articolo su cui la chiesa rimane salda o cade, secondo Martin Lutero. I Riformatori chiamavano la giustificazione per sola fede “il principio materiale” del Cristianesimo, perché esso riguarda la materia stessa o sostanza di ciò che una persona deve comprendere e credere per essere salvata. La giustificazione è una dichiarazione di Dio fondata sull’opera di Cristo. Proviene dalla grazia di Dio e giunge all’individuo non per alcunché che egli o ella abbia potuto fare, ma per “sola fede” (sola fide). Possiamo affermare la dottrina in modo completo come segue: la Giustificazione è l’atto di Dio con cui Egli dichiara giusti i peccatori per merito di Cristo soltanto, per la sola grazia, per mezzo della sola fede.

Gv 6:28,29; Rom 5:1-2; Gal 3:6-11

Soli Deo Gloria (solo a Dio la Gloria)

Ognuno di questi grandiosi punti converge nel quinto motto della Riforma: soli Deo gloria, che significa “a Dio soltanto sia la gloria”. È ciò che l’apostolo Paolo espresse in Rom 11:36 quando scrisse “a Lui sia la gloria in eterno! Amen”. Queste parole seguono naturalmente dal discorso precedente, “Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose” (v. 36), perché è proprio in quanto tutte le cose veramente provengono da Dio, e per Dio, che noi diciamo “a Dio soltanto sia la gloria”.

Is 43:7; 1 Cor 10:31; 1 Pie 4:11; Apc 1:6; 2 Pie 3:1; Ef 3:21; Apc 7:12; Rom 11:36

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